Friuli Doc 2025: il ritorno del musetto con il purè

Udine si prepara a vestirsi a festa dall’11 al 14 settembre 2025, quando il centro storico accoglierà la 31ª edizione di Friuli Doc, una celebrazione che intreccia cultura, paesaggio ed enogastronomia. La città diventa un crocevia di voci, profumi e colori, un luogo dove la tradizione incontra la contemporaneità e dove i sapori assumono il ruolo di narratori silenziosi della storia friulana.
Tra le pietanze che più di altre incarnano lo spirito di questa terra vi è senza dubbio il musetto con il purè. Alla Trattoria Ai Frati abbiamo scelto di proporlo quest’anno come omaggio a una memoria condivisa, a un gusto che accompagna da secoli i momenti conviviali del Friuli.
Un piatto che parla di identità
Il musetto – insaccato nobile nella sua rusticità – porta con sé la sapienza contadina: la capacità di trasformare ciò che restava delle feste di macellazione in un cibo che scaldava il corpo e lo spirito durante i mesi più rigidi. Il purè, con la sua consistenza vellutata, rappresenta il contrappunto ideale: la semplicità fatta armonia, il conforto domestico che equilibra la forza del musetto.
È un piatto che non ha bisogno di presentazioni altisonanti, perché è già simbolo. Racconta il legame tra uomo e terra, tra il lavoro nei campi e il calore della cucina, tra il passato e il presente.
Il musetto ai Frati durante Friuli Doc
Proporlo in occasione di Friuli Doc non è soltanto un atto gastronomico, ma un gesto culturale: significa riaffermare l’importanza della cucina come archivio vivente di identità, un luogo dove le radici incontrano la sensibilità contemporanea.
Sedersi ai Frati, nel cuore di Piazzetta Antonini, significa dunque vivere l’esperienza del musetto con il purè come se fosse un racconto: un piatto che non si limita a sfamare, ma che invita a riconoscere in esso la forza di un territorio intero.
Un invito al gusto e alla memoria
In un tempo in cui la cucina tende spesso a stupire con tecniche ardite e sapori esotici, riscoprire la sobrietà e la potenza di un piatto tradizionale diventa un atto di rara eleganza. Perché il musetto con il purè non è solo cibo: è rito, comunità, ricordo.
E così, nel fermento di Friuli Doc, tra vini, concerti e incontri, ai Frati si potrà ritrovare un angolo di verità semplice e autentica, un sapore che continua a parlarci con la stessa voce di sempre.